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L'abitudine tabagica
Nel 2018 l’abitudine tabagica si conferma in diminuzione. Nel triennio 2015-2018 la percentuale di fumatori (23%) è già inferiore al valore atteso dal Piano Regionale di Prevenzione (24,5%). La maggior parte (59%) degli adulti non è mai stato fumatore, quasi 1 su 4 (23%) fuma e quasi 1 su 5 (18%) è un ex fumatore (PASSI 2018). Il divieto di fumare continua ad essere sostanzialmente rispettato; le diffuse conoscenze sui danni del fumo di sigaretta comportano le sue limitazioni anche in ambito domestico.
Nell’ASL NO più di 9 adulti su 10 ritengono rispettato (sempre o quasi sempre) il divieto di fumare nei locali pubblici (94%) e nei luoghi di lavoro (95%).
Solo poco più della metà dei fumatori riferisce di avere ricevuto nell’ultimo anno il consiglio di smettere di fumare da un operatore sanitario. Nell’ASL NO nel 2023, l’attività del Centro di Trattamento del Tabagismo (CTT) è in aumento e le azioni svolte mostrano risultati efficaci in termini di astensione dal fumo e riduzione del numero di sigarette quotidiane. Nel follow up a 12 mesi circa il 70% (range 65%-78%) dei pazienti si mantiene completamente astinente, il 20% non supera il consumo di 5 sigarette quotidiane e il 10% sono drop out o ricaduti.

Il consumo di bevande alcoliche
Nell’ASL NO, coloro che dichiarano di aver bevuto almeno un’unità alcolica nell’ultimo mese, nel periodo 2015-2018 (62%) sono in diminuzione rispetto al 2009-2012 (67%), ma in leggero aumento rispetto al periodo precedente (2014-2017: 61%). Nell’ASL NO più di un adulto su 5 (22%) dichiara almeno una modalità di consumo di alcol a maggior rischio, condizione particolarmente diffusa tra i 18 e i 24 anni di età (45%). Il consumo di alcol prevalentemente fuori pasto e quello binge sono le modalità a rischio più diffuse (PASSI 2018).

La situazione nutrizionale
Nell’ASL NO, a 8-9 anni più di 1 bambino su 4 è in eccesso ponderale (dato in peggioramento rispetto al 2016, dove era pari al 14%) (OKKIO 2019). Gli adolescenti in eccesso ponderale invece sono il 15,7% (HBSC 2018). Tale condizione aumenta nelle età successive e tra i 50 ed i 69 anni l’eccesso ponderale coinvolge 1 persona su 2 (PASSI 2018).

 

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