Comunità attive
Inattività fisica e sedentarietà contribuiscono al carico di malattie croniche ed impediscono un invecchiamento in buona salute, con un impatto maggiore nelle aree e nei gruppi di popolazione più svantaggiati.
Attività ed esercizio fisico non solo contribuiscono in ogni età a migliorare la qualità della vita, ma influiscono positivamente sulla salute, sul benessere e sull’adozione di altri stili di vita salutari, anche attraverso processi di inclusione ed aggregazione nella società.
Diventa importante agire sulla comunità, cioè l’intera popolazione che risiede, vive, lavora in uno specifico territorio, nelle diverse fasce di età attraverso il coinvolgimento attivo (engagement ed empowerment) dei cittadini, dei gruppi e delle reti (es. vicinato), degli Enti Locali, del Terzo settore, della scuola, delle imprese e di tutti i diversi attori sociali, formali ed informali, della comunità locale nelle fasi di progettazione, realizzazione e valutazione delle politiche e delle azioni di salute.
Gli obiettivi del programma sono:
- stipula di accordi con Settori, Enti e Associazioni per rendere più accessibili gli spazi pubblici e aumentare le opportunità per fare attività fisica e adottare uno stile di vita attivo;
- prescrizione dell’attività fisica personalizzata per persone e pazienti con patologie croniche (in raccordo con il PL12);
- potenziamento dei gruppi di cammino locali in collaborazione con Comuni e Associazioni;
- advocacy per celebrare la giornata mondiale per l’attività fisica (6 aprile) a livello regionale e locale;
- mappatura opportunità esistenti per attività fisica e mobilità attiva a livello regionale e locale;
- equità: progettazione e realizzazione partecipata di interventi nei contesti più svantaggiati (in raccordo con PL12);
- atteso 2025: il 50% dei comuni piemontesi offrono programmi di promozione dell’attività fisica differenziati per fasce d’età.