Sicurezza negli ambienti di vita
Gli infortuni (intesi come traumi o avvelenamenti a genesi non intenzionale) vanno considerati un problema di salute pubblica rilevante, rappresentando la quarta causa di morte dopo malattie cardiovascolari, cancro e malattie respiratorie, nonché la principale causa di morte in bambini, adolescenti e giovani adulti. In Europa, oltre la meta degli infortuni mortali avviene in ambiente domestico o durante attivita del tempo libero; circa . sono dovuti a incidenti stradali; percentuali minori per gli infortuni sul lavoro, a scuola o per attività sportive (EuroSafe, 2014).
Per ogni persona morta ve ne sono circa 200 che necessitano di assistenza ospedaliera, molte delle quali esitanti in disabilita, spesso permanente. Ne deriva un burden of disease particolarmente importante: la disabilita residua stimata tramite l’indicatore YLD (years lived with disability) vede in Italia gli infortuni al terzo posto dietro i disturbi mentali e i disturbi muscoloscheletrici (WHO, 2014).
La promozione della sicurezza, sia domestica che stradale, all’interno delle comunità, vede coinvolte tutte le realtà attive territoriali. La sicurezza domestica e stradale e un bene di tutti e va promossa con un’azione integrata e trasversale tra tutti gli attori coinvolti (Enti locali, istituzioni, associazioni di categoria, privato sociale, ecc.) per promuovere comportamenti sicuri e campagne di sensibilizzazione della popolazione
Gli obiettivi sono:
- stipula di accordi per la promozione della mobilità sostenibile con Welfare, Trasporti, Ambiente, ANCI, Enti locali...;
- formazione e informazione sulla sicurezza domestica (prevenzione incidenti): campagna di comunicazione;
- Maneggiare con cura” (in raccordo con il PL11) strumenti di comunicazione per la prevenzione degli incidenti domestici in età infantile;
- rete Safe Night: interventi nei luoghi del divertimento notturno per la prevenzione di incidenti stradali;
- equità: prevenzione delle cadute negli anziani in contesti di isolamento e deprivazione.
- atteso 2025: contributo ASL nell’80% dei Piani urbani di mobilità sostenibile (PUMS).