Screening del tumore del colon retto
Lo screening del tumore del colon-retto mira a ricercare eventuali tumori o lesioni pre-tumorali chiamate “adenomi” ( o più comunemente polipi).
In alcuni casi gli adenomi si trasformano in tumori, quindi se trovati in anticipo è possibile prevenire lo sviluppo del cancro.
Prevenzione Serena invita le donne e uomini tra i 50 e 69 anni a eseguire Il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci (FIT) ogni 2 anni.
Gli adenomi (in particolare di grosse dimensioni) e i tumori, anche in fase precoce, tendono a sanguinare. Con FIT è possibile rilevare questi sanguinamenti non visibili ad occhio nudo. Il FIT permette quindi di individuare precocemente tumori in una fase in cui possono essere asportati, interrompendo la loro possibile evoluzione verso un tumore invasivo. Il FIT porta una riduzione di mortalità per tumore del colon-retto di circa il 25% se ripetuto ad intervalli regolari.
il test è di semplice esecuzione: si ritira una provetta in farmacia, vi si introduce un piccolo campione di feci e poi si riconsegna la provetta sempre in farmacia.
Il campione è quindi inviato in un laboratorio centralizzato per l’ analisi.
Se il test è negativo, ovvero non rileva anomalie, si riceve l’invito a ripeterlo a distanza di 2 anni.
Se il test è positivo occorre eseguire una colonscopia di approfondimento.
I sanguinamenti non sono continui, quindi può accadere che il test sia Negativo, anche se sono presenti lesioni. Questo è il limite dello screening con FIT, che può essere contenuto ripetendo i test agli intervalli consigliati.
Cos’è la colonscopia? E’ un esame che permette di esaminare tutto il grosso intestino. Ha una durata di circa 30 minuti e può richiedere una leggera sedazione. Se si evidenzia la presenza di adenomi, questi vengono generalmente asportati nel corso dello stesso esame, in modo indolore, e inviati in laboratorio per un’analisi più specifica.