12 marzo 2024: Giornata Nazionale contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari
Nella Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari, che ricorre il 12 marzo di ogni anno, si deve ribadire l’importanza del rispetto nei confronti del personale sanitario e socio-sanitario, che opera tutti i giorni sul campo per garantire in primo luogo il diritto alla salute. Aggredirlo verbalmente e fisicamente è un reato, e un atto di inciviltà, che va contro l’interesse della popolazione. Ricordiamo che la violenza sul luogo di lavoro è ormai universalmente riconosciuta come un importante problema di salute pubblica nel mondo (World Health Organization, 2002).
Quotidianamente salgono all’attenzione della cronaca notizie di aggressioni nei confronti di operatori sanitari che, in alcuni casi, si concludono tragicamente e si verificano situazioni ed episodi dove il personale sanitario e in particolare chi è impegnato nei servizi di emergenza e urgenza (Pronto Soccorso), nei servizi di continuità assistenziale (ex Guardia medica) o di salute mentale ecc… è oggetto di azioni violente (come schiaffi, sputi, graffi, lancio di oggetti) e frasi denigratorie e minacciose.
<Si stima che in Italia ogni anno si verifichino circa 1200 aggressioni ai danni dei lavoratori della sanità, che nel 70% dei casi hanno per vittime lavoratrici donne, la violenza è sempre sbagliata, ma ancora prima viene il rispetto, soprattutto nei confronti di professionisti che nel loro operato quotidiano rispondono ai bisogni di salute. Ricordando che gli episodi di violenza si verificano più frequentemente nei servizi di emergenza – urgenza e di pronto soccorso dove l’utente può arrivare in condizioni particolarmente complesse anche da un punto di vista emotivo e il professionista deve poter esprimere il proprio intervento attraverso modalità efficaci e risolutive> dichiara Bruno Bacchetta Dirigente Responsabile Direzione Professioni Sanitarie dell’Asl Novara.
<L’Asl Novara, in linea con la Raccomandazione Ministeriale n. 8/2007, ha adottato una procedura finalizzata alla prevenzione degli atti di violenza sugli operatori già dal 2011, mentre a partire da 2017 ha attivato un sistema informatizzato di raccolta di segnalazioni interne (incident reporting) che consente al dipendente di inviare (anche in modo anonimo) una segnalazione di violenza all’Unità Gestione Rischio. Questo sistema consente di misurare il fenomeno, analizzarlo ed individuare le eventuali azioni di miglioramento. Complessivamente nel 2023, attraverso le segnalazioni spontanee degli operatori, nell’Asl Novara sono stati segnalati 102 episodi di violenza, circa uno ogni 2 giorni, di cui il 93% verbale. Il fenomeno segnalato, purtroppo, è costantemente in crescita: si consideri che nel 2018 le segnalazioni erano state 32 (+ 68 casi cinque anni dopo, con incremento del 200%). Le segnalazioni arrivano per la maggior parte dal Pronto Soccorso, ma nessun servizio ospedaliero o territoriale è escluso dal fenomeno. Se si tiene conto che le segnalazioni sono solo una parte degli episodi che effettivamente accadono, risulta evidente l’impatto che il fenomeno ha sui professionisti sanitari> afferma Daniela Sarasino Responsabile Governo Clinico e Sviluppo Strategico dell’Asl Novara
Proprio in questi giorni in un Gruppo Social del territorio da un post pubblicato da un utente dai toni aggressivi che incitava alla violenza ne sono scaturiti ripetuti commenti aggressivi e lesivi della categoria sanitaria. La normativa vigente ha inasprito le pene per coloro che compiono atti di violenza contro professionisti della sanità e la Legge 113/2020 fissa la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 500 a euro 5.000 per chiunque tenga condotte violente, ingiuriose, offensive, ovvero moleste nei confronti di personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria nonché nei confronti di chiunque svolga attività di cura, assistenza sanitaria o di soccorso presso strutture sanitarie e socio sanitarie pubbliche o private (art. 9).
<Credo che possano essere utili future iniziative volte a promuovere la prevenzione e la gestione delle aggressioni per illustrare al personale tecniche comunicative e comportamentali utili a riconoscere, prevenire e gestire episodi di violenza, in particolare in presenza di soggetti agitati e violenti> prosegue Bacchetta. <Considerando peraltro sempre la necessità che a monte rimanga forte la sensibilizzazione degli operatori alla segnalazione degli eventi aggressivi ed il coordinamento costante con le Forze dell’Ordine sul territorio>.
<Per tutelare i professionisti operanti presso l’Asl Novara sono state messe in atto diverse azioni, oltre a quelle volte alla mitigazione del rischio individuate a seguito della valutazione del rischio aggressione effettuata in occasione della stesura/aggiornamento del Documento di Valutazione del Rischio> continua Sarasino <Ad esempio a supporto dei professionisti vittime di aggressione è presente un percorso dedicato presso il servizio di Psicologia, attivabile autonomamente dal professionista. Inoltre ogni anno è prevista l’erogazione di specifici percorsi formativi per la gestione della de-escalation. In particolare nel 2023 sono state svolte 4 edizioni del corso “La prevenzione e la gestione degli episodi di violenza sugli operatori”, per un totale di 106 professionisti formati, di cui buona parte professionisti operanti presso il Pronto Soccorso. Percorsi analoghi sono nel Piano formativo aziendale anche per il 2024>
<Il tema della violenza contro gli operatori sanitari e socio-sanitari ha purtroppo acquistato negli ultimi anni importanza crescente, tanto da rappresentare un problema di rilevanza sociale ed è un indicatore di trasformazioni profonde nel tessuto sociale e nella percezione che le persone hanno della realtà sanitaria. Nel 2023 l’Asl di Novara ha realizzato dei lavori presso il Triage del Pronto Soccorso per renderlo più sicuro per i nostri operatori e altri lavori di ampliamento sono in corso. Tuttavia è ancora più importante che ognuno comprenda quanto sia davvero essenziale avere persone che, ogni giorno, si fanno carico di difendere il diritto alla salute e per questo diventano talvolta bersaglio di inaccettabili e immotivate aggressioni verbali e fisiche>. afferma Angelo Penna Direttore Generale Asl Novara> prosegue <Sensibilizzare la cittadinanza verso una cultura che eviti ogni forma di violenza, è quanto mai importante anche per difendere il prezioso patrimonio di conoscenze e valori rappresentato dal personale sanitario che garantisce un servizio essenziale per la tutela della salute di ognuno di noi>